Io, Io, Io!
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2005-07-21 11:43:58 La beffa
Dalla finestra, un albero verde saluta.
"Che bastardi!", dice Bianca, ancora in pigiama.
Solleva la busta dei biscotti. I suoi capelli morbidi di frumento, le accarezzano il viso e le labbra rosa.
"Confezione omaggio con l'acquisto di due prodotti Pavesi - Hai letto?"
La mia testa rimbalza ritmicamente sotto i colpi di un martello pneumatico che ancora puzza di ruggine. Prodigi del risveglio.
"Cacchio, e' vero. A noi l'hanno regalato con due buste di merendine Mulino Bianco al supermercato!"
Scuoto la scatola un po. Prendo un All Black e lo immergo nel latte tiepido.
Non assorbe nulla ma poco importa: la bocca piena di cioccolato assopisce il martello nella testa.
"Non si fa cosi', e' una presa per il culo questa. E' prendere in giro la gente!"
Si accende. Politica mattiniera e di tutti i giorni.
"Magari c'e' pure differenza di prezzo..."
Mi guardo in giro. Ho come l'impressione di essermi svegliato.
"...e magari i biscotti costano anche di meno, rispetto alle merendine..."
Indubbiamente mi sono svegliato. Inzuppo un altro All Black.
"Beh, puo' darsi che avevano da sbarazzare un po di merendine Mulino Bianco..."
Fa un cenno con la mano. Un cenno circolare.
"Comunque sia..." Mi interrompe.
"C'era il cartello che diceva cosi'. E' comunque approfittarne!"
Le sorrido e inzuppo l'ennesimo All Black, gratuito.

"Dopo tutto pero' fanno parte dello stesso gruppo, mi pare." Lei sbircia dietro la confezione.
La mia mente si arrotola ancora tra le coperte, col sorriso tra le labbra e un All Black. Gratis e illegale.
Bomb
Sono un pendolare e prendo due mezzi pubblici: un treno e un metro'.
Sono anche uno che ama la vita, dopo tutto... anche se una volta stavo per restituirla al mettente.
Sono anche un "bravo ragazzo".
E ho una paura fottuta di morire.
Mia madre ha una paura fottuta che io possa rimanerci in uno dei mezzi.
Li prendo in ora di punta e vado verso Milano.
La mia ragazza ha una paura fottuta che io possa rimanerci in uno dei mezzi.
E io ho una paura fottuta e basta.
Sonnecchio sul vetro del treno all'andata. Chissenefrega.

"Per motivi di ordine pubblico il treno per Milano Cadorna portera' un ritardo imprecisato."
Plankton
A cosa pensa un'ameba? Pensa un'ameba? Non lo so.

La spina dorsale indurita ha perso ogni nervo e abbandono la categoria degli invertebrati. Crollo sul divanetto rosso del viaggio al ritorno.
Non e' stata una giornata stancante. Non ho fatto molto. Non ho corso. Non ho litigato. Non ho pensato a nulla di triste e non penso che mi rattristiro' per nulla.
Ma il fisico non regge. Come mai?
Poggio la testa alla parete in finto legno.
Ho una bella ragazza che mi aspetta a casa. Una casa con un albero davanti. Un albero che da sulla cucina e sulla camera da letto. Una camera da letto montata e pitturata da me e la mia bella ragazza.
Ho una famiglia fantastica che mi vuole bene. Anzi. Ne ho quasi tre.
Tra poco vado al mare. In Calabria. Un bel viaggio. Adoro i viaggi lunghi. Le chiacchere. Il sonno. Il Gameboy.
Ma quante cose belle! Oh, che bello!
E allora che cazzo ci faccio con la schiena molle che colo lungo una parete di finto legno dopo una giornata neanche tanto tremenda?
Il caldo? Il viaggio? Lo stress? Il sonno?
Porca puttana. Voglio vivere.
Woody Road
La carrozza vibra, trema, sbuffa con fiato forte, rumoreggia metallicamente. Clanga.
Passi ritmici di lato a me prendono tutti posto. Si siedono e cianciano, blaterando fesserie inutili.
Vibra il telefono nella tasca e si ferma. Afono.
Le braccia penzolano sulla valigia nera. Penso al teletrasporto.
Un teletrasporto che mi porta incosciente sino a casa.
Paura fottuta che la morte mi porti via gli All Black gratis.
Stanchezza di un'ameba felice perche' -dopo tutto- ha lavorato cosi' cosi'.
Crepitio di tasti che prendono posto sui sedili color legno.
Una lunga strada di legno corre sino all'orizzonte, come una rotaia. Io cammino ma il mondo alla mia destra e' fermo. A sinistra scorre al contrario.
Penso che non sentiro' nemmeno il viaggio. Guardo l'ombra del tetto della carrozza sul mondo che scorre al contrario.

Oggi sembra venerdi'. ~ . ~
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