Io, Io, Io!
Google Talk
2005-08-24 13:00:50 Quindi il mitologico client chat di Google esiste (Link).
Tutti gli utenti di un account google ora possono chattare. Anche a voce! Evviva!
Per noi pinguini la storia e' diversa: sappiamo che il client che usano e' semplicemente un client jabber. Quindi, apriamo il nostro bel Kopete (la guida per GAIM c'e' gia' sul sito ufficiale), aggiungiamo un bell'account Jabber con i nostri dati di login di Gmail, attiviamo l'utilizzo dell' SSL e cambiamo i dati di connessione a talk.google.com. Voila'. Eccoci su Google Talk.
Una piccola nota a margine: Kopete usa le qca-tls per connettersi. Per chi ha Slackware per le mani, ho trovato (anche facilmente) il suo pacchetto sorgente da buildare. (Link)
Note: spunto preso da PlanetKDE (Link), un aggregatore dei blog degli sviluppatori di KDE. Interessantissimo. ~ . ~ kiobashin.
2005-08-22 14:33:38 Voila'. Altra stuffazza fatta dal kesiev. A dire la verita' era finito gia' da prima delle vacanze ma ho avuto tempo solo ora di scrivere la homepage del programma.
Dunque: stavolta ho preso in mano KDevelop per vedere quanto era difficile scrivere un filesystem virtuale per KDE (i kioslaves, per intenderci). Alla fine il risultato e': e' facilissimo. Tanto che non avendo mai scritto nulla per KDE ce l'ho fatta anche io. Dunuqe... ecco a voi Kiobashin. (Link)
Cosi', per giocherellare, potrete scrivere anche voi il vostro filesystem... LOOOL!
Ah... Cerco un buon libro (o un buon tutorial aggiornato!) che spieghi come si scrive un'applicazione per KDE... vorrei fare qualcosa di piu' pesantuccio... magari UnniSee per KDE! (mi ammazzerebbero, quelli della community di KDE... hanno il gia ottimo Kopete! :) ).
Se vi capita tra le mani qualcosa... fatemi sapere! Miaooo! ~ . ~ Essi'.
2005-08-19 10:10:35
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Ricordo che l'ultimo giorno di lavoro ero particolarmente contento. Sia perche' avevo un mirror di Slackware nel mio disco USB per allietare le poche ore rimaste alla partenza e sia perche' FINALMENTE andavo al mare con la mia ragazza e col sorriso stampato sul viso.
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Ipse Dixit: "root@kesiev:/home/kes# shutdown"
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Ricordo Arnaldo sparato a manetta sulla A3 mentre ingurgitava litri di caffe'. Nonostante gli sforzi di tutti nell'argomentare di cio' che piu' inutile si poteva pensare, pian piano siam crollati tutti. Nemmeno il mio trattato su Linux ha potuto. In compenso abbiamo visto aerei sospesi fermi a mezz'aria, luci ricondotte a satelliti in bassa quota, camion in fiamme, chicane, strade sconnesse e tutto quello che renderebbe questo commento assolutamente demenziale. 1214 chilometri circa. E Arnaldo era la 19esima volta che la percorreva. Premio fedelta'.
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Ipse Dixit: "Te con quel rottame di Biemmevu'... togliti dai coglioni!"
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Ricordo quello scorcio di Catanzaro Lido che avrei poi visto piu' volte. E' quello che si vede dal "Maron Glaces" nonche' il posto dove piu' volte avremmo comprato cornetti giganti - due a testa. Case basse e per lo piu' mal rifinite. Strade piene di gente. Profumo di cornetti e ricordi della Sicilia.
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Ipse Dixit: "Beh, Arnaldo... senti come risponde il motore..." Wrooooaaaaaammmm...
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Ricordo che volevo mandare una foto a mia madre del posticino in cui eravamo capitati. Sopratutto perche' ricorda pericolosamente i bellissimi posti in cui mi scassavo le ginocchia quand'ero piccolo, in vacanza in sicilia. Casette alte e strutturate a caso disegnavano vie intricati come budelli sino a tuffarsi nel mare... soggetto che poi ho preferito.
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Ipse Dixit: "Ma che e'? La Santa Inquisizione?"
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Ricordo quande placide chiaccherate con Nicoletta. Un personaggino mite, sereno e una madre affettuosa. Ok... sto mentendo. Ricordo gli insulti, pugni e tiramenti di sabbia con Nicolalien, ovvero colei che nel cuore della notte ha osato gridare emulando il sibilo di Alien. Ma vi raccontero' nel prossimo resoconto "a disegni" - se ci sara'.
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Ipse Dixit: "E' terribile..."
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Ricordo l'ultima immagine di Bianca bianca. Oh, ma che bel giuoco di parole! Quest'estate ci siamo abbronzati a livello professionale. Piu' presi dall'invidia degli autoctoni, neri come il carbon. I maschietti erano generalmente belli magri (salvo ovviamente i migliori - me, JMarquis e Luca) e tutti con un altissimo livello di tamarragine. Cito ad Honorem quella venuzza di gelosia di Bianca che ha fatto da da background a tutta una serie di mazzate verbali, riguardo invece la fauna femminile locale.
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Ipse Dixit: "Qua avere le tette grosse e' una cosa normale. Ti innamorerai di un'altra, lo so."
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Ricordo il primo paesaggio marino. Che non e' quello della foto. Mare ceruleo. Cielo terso. Terra arsa dal sole. E tutti quegli aggettivi che si usano giusto in seconda media.
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Ipse Dixit: "Mamma... minchia che mare!"
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Ricordo la piu' classica delle scene familiari "sotto l'ombrellone". Borse, ciabatte, sabbia e ciccia.
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Ipse Dixit: "Sergio, tira la sabbia alla mamma!"
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Ricordo un cielo a Tao. Mezzo nero. Mezzo bianco. Il clima calabrese e' davvero capriccioso e spazia dal vento che spazza a casa i bagnanti al sole abbronzante. Entro un solo minuto. Curioso.
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Ipse Dixit: "Oh, minchia! Se ne vanno tutti manco ci fosse un cataclisma naturale!"
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Ricordo che al mare c'erano sempre Raffaele e Miriam. Solite quattro chiacchere.
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Ipse Dixit: "Raheeeee!" (Raffaele, in lingua locale)
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Ricordo i sirenetti al passeggio...
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Ipse Dixit: Una faccia ferma col sorriso stampato. L'altro ride.
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Ricordo il traffico infernale nei nodi di rampe a Catanzaro. Il motivo sostanziale e' che tutti fanno un po i furbi e gli efficienti. Il risultato e' un utilizzo creativo della segnaletica orizzontale/verticale e cumuli di macchine accatastate ai nodi... e tutto il resto della strada libero.
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Ipse Dixit: "Ma NON CI SONO MACCHINE LA! Come e' possibile che QUA ci sia traffico! Ma ca**o!"
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Ricordo il pranzo/cena tipico. Piatti di carta, bicchieri di carta. Soppressata a tonnellate. Una bella atmosfera marittima ma che comunque non allontana il mio amore nerd. E infatti ho fatto un bellissimo omino di Darwinia con il lego di Sergio... e l'ho fatto passeggiare per il tavolo.
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Ipse Dixit: "Arnaldo... tu hai gia' fatto il sugo... tocca a me pulire i piatti!" (piatti di plastica/sughi pronti)
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Ricordo la sfilata in costume al lido. Peccato che fosse di bambine "under 9", che alla giuria ci fossero dei ragazzotti palestrati e vecchietti e che la musica assordante gridava "il gioco dell'amore". Agghiacciantemente tipico.
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Ipse Dixit: "E' terribile..."
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Ricordo una lite furente di mezze verita'... e io in bagno che mi imbellivo della mia abbronzatura allo specchio del bagno.
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Ipse Dixit: "Ricordo lo sguardo sdegnato di Bianca..."
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Ricordo le prime allucinazioni di allontamaneto da Linux. E in questo incarto della merendina "Mix Max" ho letto "Linux".
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Ipse Dixit: "Ma qui in calabria non c'e' la Mix Max al cocco?"
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Ricordo il bellissimo castello di Le Castella. Sgrammaticato il nome del posto ma quanto di piu' romantico questa vacanza mi ha offerto. Non faccio il melenso perche' voi la fuori siete tutti figaccioni... schifosi!
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Ipse Dixit: "Guardate quello la'! Si e' appena rovinato!" (Un tizio in canottiera che indicava due sposini che facevano le foto davanti al castello)
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Ricordo l'immancabile merchandising di Padre Pio - che tutti sappiamo sia un Jedi - che, in questo caso, protegge con il suo laser spaziale, tutta la casa. Mitico.
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Ipse Dixit: "Checcazzaaaata."
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Ricordo di essermi buttato sul letto e di aver scattato foto. Il letto cigolava. Le foto rimaste erano poche.
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Ipse Dixit: "Bianca, mi sento grasso!" - "Ma no, ciccio!" (In realta' abbiamo messo tre chili a testa)
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Ricordo Lei sulla spiaggia con la pelle scura...
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Ipse Dixit: "Ma non e' vero che non sono abbronzata! Guarda qua' sotto che e' piu' bianco!"
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Ricordo JMarquis e sua Signorina e la loro Sacra Tecnica della Consumazione del Kiwi Usando Solo il Cucchiaino. Una cena e una serata che vince la palma della vacanza. Inaspettatamente, la migliore della quindicina. Cibo ottimissimo. Salvo l'offerta del Morzello che, per ricetta, non gradisco. (svuotano un animale e lo condiscono - la ricetta e' fondamentalmente semplice.)
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Ipse Dixit: "NOOO! HAI TAGLIATO LA BUCCIAAAAA!"
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Ricordo i papa' del STCKUSC. Tutti i diritti riservati. (C) (R). (cito anche il grandissimo fratello di JMarquis, Luca!)
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Ipse Dixit: "NOOO! HAI LASCIATO DEL KIWI ATTACCATO ALLA BUCCIA!"
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Ricordo l'ultima foto della stanza. "E' un po triste" diceva Bianca. E ora che la rivedo, forse e' vero. Quei letti cigolano di brutto.
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Ipse Dixit: "La prendo la Brasilena?"
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Ricordo l'ultima foto della Calabria di notte, mentre Arnaldo ci portava a La Mezia Terme. Poche luci e ombra. Esattamente il contrario di quando siamo arrivati.
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Ipse Dixit: "Disastro Colza: ha distrutto il nostro diesel." (Tutti sapevamo a memoria il Quattroruote di Arnaldo, visto che alloggiava in pianta stabile in bagno. Anche Arnaldo alloggiava in pianta stabile in bagno.)
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Ricordo con tristezza La Mezia Terme e la fine della vacanza. Per molti motivi: ce ne stavamo andando, sarei andato a lavoro due giorni dopo, avevo finito lo spazio per le foto e dove sarei andato non avrei trovato la Brasilena, bevanda al caffe' analcolica e pastorizzata in acqua Calabria.
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Ipse Dixit: "Che tamarri..."
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