Io, Io, Io!
Bastarde coincidenze alla mela
2006-07-17 14:23:21 Strane coincidenze...
Leggo questo (Link)
Le major discografiche, dopo l'assalto legale contro i siti che pubblicano spartiti, stanno per dare l'ultimatum a tutti quegli editori online che mettono a disposizione i testi delle canzoni.
E poi leggo questo (Link)
Con una notizia diffusa ieri da Reuters, Gracenote ha annunciato di aver ottenuto dalle case discografiche il diritto di trasmettere i testi dei brani musicali.
E poi ripenso a questo (Link).
Amarok ce lo invidiavano perche' faceva ricerche automatiche dei testi e sulla wikipedia e questo lo sanno anche i sassi (che notoriamente sono esperti in player audio). Ma stranamente... poi magari un bel versamento "a favore della crescita della cultura" alla Wikipedia... e spazziamo via un concorrente. ~ . ~ Tutti sull'Arch
2006-07-17 10:37:55 Uala'. Qualcuno chiese perche' continuo a scrivere articoli tecnici e non piu' "socialmente comprensibili".
Oggi vi presento una mini-recensione di Arch Linux (Link) che in questo weekend ho avuto il piacere di provare.
In due parole e' una Slack con un sistema di pacchetti un filo piu' moderno, che permette di preparare in pochi minuti un sistema compatto e degno - con le dovute restrizioni di un sistema a precompilati - cosi' Ize non si arrabbia - di una Gentoo.
Il CD di installazione e' quanto di piu' minimale abbia visto (dopo i primi install disk di Gentoo: una shell e basta). Un menu' pochissime opzioni: scegli la partizione, installa il sistema, cambia due file di configurazione, metti il bootloader ed esci.
Bello hardcore come piace ai giocatori di Linux.
Una volta riavviato (un boot davvero rapido...) dando un'occhiata alla /etc (ordinatissimo) si scoprono altre pericolose analogie con gentoo: la configurazione vitale del sistema e' in pochi file, a capo del quale c'e' il commentatissimo rc.conf, dove configurare il locale, i servizi al boot, la rete e poco altro.
Un file di configurazione cosi' banale non l'ho visto tante altre volte: scrivi in fila i servizi che vuoi. Scrivi i parametri della scheda di rete. Scrivi il tuo gateway preferito.
Il piu' delle volte si tratta degli argomenti da passare ai comandi di sistema - idea non stupida perche', tutto sommato, ifconfig e iwconfig non hanno una sintassi cosi' ostrogota.
Una chicca e' l'elenco dei servizi da far partire all'avvio: se preceduti da un punto esclamativo vengono disattivati e se preceduti da una chiocciola partono in background... per gli amanti del tuning estremo e' ottimo!
Pacman e' il sistema di pacchetti scelto. Assolutamente fuori standard la sintassi (imbarazzante... dall'help non si capiva come accedere alle repository remote - in realta' separa il concetto di repository da quello di manutenzione della macchina).
In compenso, una volta presa la mano, si dimostra migliore dei vari swaret e apt-get, visto che implementa alcune features davvero intriganti, come la rimozione dei pacchetti e delle loro dipendenze sia in avanti (pacchetti forniti) che all'indietro (pacchetti che dipendono da quello rimosso).
Questo vuol dire che una rimozione del metapackage "gnome" fara' piazza pulita di tutti i pacchetti forniti e le sue dipendenze. (a meno che non siano state esplicitamente installate).
Un test determinate e' la ricompilazione del software e l'integrazione nel sistema di pacchetti dei ricompilati.
Ebbene: qua abbiamo l'ennesima analogia con Gentoo, ma in salsa Slackware.
In Arch, i famosi PKGBUILD (bashscript che istruiscono a compilare un pacchetto) sono scritti in maniera molto simile agli EBUILD (dipendenze, file request, preinstallazione etc...) hanno assunto una importanza sostanziale (in ARCH i pacchetti devono *sempre* essere muniti del suo PKGBUILD) ma con la differenza che, una volta eseguiti con makepkg, restituiscono il pacchetto da installare manualmente con Pacman. E per farsi una propria repository bastano due o tre comandi, come recita il man.
Ho fatto alcuni crash test (alcuni dei quali inutili, visto che moltissimi pacchetti sono nelle repository ufficiali): la ricompilazione di un kernel patchato (ricordate la patch per le smart batteries che backportai? Ovviamente mi serve ancora) ha richiesto solo la modifica di un PKGBUILD generico disponibile nel wiki. Sorprendentemente, ha funzionato: dopo la compilazione era possibile installare il nuovo kernel con Pacman - e con lo stesso sara' possibile rimuoverlo.
Notevole la gestione delle repositories, divise in tronchi standard piu' o meno "autorizzati" (alla Debian, per intenderci) ma con un'area "testing" praticamente aperta a tutti (quindi meno bacchettona delle altre distro) dove e' possibile trovare di tutto e di piu' (per gli amici, XGL). Ovviamente tutto munito del suo PKGBUILD, per ricompilarsi Amarok con il supporto moodbar in tutta comodita'.
Gli unici difetti che ha sono quelli di una distro giovane (non c'e' il pacchetto di amministrazione di Gnome - molto male... e mo come me lo configuro i wireless?) ma per il resto, convince.
Arch e' una bella distro per Linux freaks con famiglia. Meno onerosa di Gentoo, piu' hacker di Debian e meno scassapalle di Slackware (le dipendenze... mi ero quasi dimenticato quanto erano belle...). Spero di vederla salire in fretta su Distrowatch. Augh!
Si, ho installato Arch perche' ho scoperto che Ichigo aveva troppe analogie con Pacman... :( ~ . ~ Mammarocc!
2006-07-14 13:44:36 Amarok e' il player che ci invidiano tutti i sistemi operativi. Mac incluso.
Sia per le features... e sia per la spassosissima Roadmap... (Link) ~ . ~ « Pagina precedente | Pagina successiva » |