Xbox 360

Cosa mi sarei aspettato da Bioshock 2? Un seguito di Bioshock e non un mission pack, cosi' come e' accaduto. Bioshock Infinite, d'altro canto, prova a fare qualcosa di piu' che dare un seguito alla serie: come fanno i titoli piu' coraggiosi, questo abbandona la sua ambientazione originale, Rapture, ed i suoi personaggi per creare un mondo nuovo, Columbia, ed una nuova storia mantenendo i capisaldi di contesto e gameplay intatti. E, in teoria, fa anche di piu': offre una storia piu' invasiva ed avvolgente, con buoni personaggi (ben doppiati) e ambienti piu' vividi cambiando persino parte del sistema narrativo, passando dal protagonista muto, misterioso e vuoto, pronto ad accogliere l'ego del giocatore, ad un sarcastico e divertente Booker e la sua misteriosa compagna di viaggio Elizabeth. Cambiare per migliorare e' sempre apprezzabile ma e' sufficiente ad ottenere un capolavoro? Bioshock Infinite non e' certo un FPS difficile, con energia e munizioni ovunque e campi di battaglia non sempre ispiratissimi, ha alcune idee interessanti, come i combattimenti aggrappati a rotaie sospese, ma che non sono sfruttate a dovere ed i Vigor, sostituti dei Plasmidi, cosi' come le armi, sebbene offrano una certa varieta', non riescono a brillare, permettendo al giocatore di usarne giusto un paio per ognuno. La componente RPG crea sempre un buon diversivo ed anche Bioshock Infinite gioca questa carta ma i miglioramenti delle armi sono difficilmente percettibili ed il diverso vestirario, ognuno con un'abilita' diversa, non riesce mai a sostituire quelli raccolti nei primi momenti di gioco. Ma fin dai primi momenti e' chiaro che il vero protagonista sono le vicende, narrate con recitazione teatrale ed impeccabile da personaggi singolari e magnetici ma il filone principale tende a fiaccarsi, lasciando la potente narrazione priva di motivazioni convincenti - cosa che non accadde per il primo Bioshock. Insomma: Bioshock deve ancora esprimere il suo potenziale ma manca davvero poco!