Nintendo DS

La timeline di Pang, differentemente da quella di Mario o anche di Metal Slug, e' forse una di quelle piu' rappresentative del ciclo vitale degli arcade: se in molti ricordano il capitolo originale (specie per essere stati uccisi miliardi di volte da una bolla piccola nascosta dal sole estivo), in meno ci si e' affezionati alle versioni casalinghe sino a rimanere con lo sguardo perplesso se parliamo dell'esistenza di seguiti ufficiali (se a questo si esclude Super Pang). Personalmente l'ho adorato al punto tale che, in spiaggia, mi chiamavano "Pang" - ma non tanto per l'abilita' ma piuttosto perche' ero l'unico che usava quel cabinato, al posto del classico gioco del calcio o l'altrettanto classico (e hot) Side Pocket. Background a parte, Pang: Magical Michael e' il piu' recente seguito della saga di Pang, privato dei suoi due esploratori (sigh...) ma con la stessa grafica colorata, la stessa frenesia e, sopratutto, lo stesso comparto audio. Nonostante sia un gioco evidentemente arcade, questo episodio offre un numero sorprendente di stage divisi in moltissime modalita': la modalita' carriera si e' "casalingata", con stage lunghi e vite infinite ma e' comunque affiancata da una modalita' Arcade classica sbloccabile in seguito ed entrambi hanno due diversi set di stage, a corredo di un numero imprecisato di stage segreti. Persino la classica modalita' Panico, bella come la ricordavo, e' stata migliorata, aggiungendo una oscura modalita' touch creata apposta per il Nintendo DS. Forse il mago Michael non e' certo il personaggio piu' simpatico della storia e la scomparsa dei nemici dagli stage potrebbero non piacere ma, da appassionato, non posso fare altro che applicargli il "marchio di qualita'": Pang e' rimasto quello che era, con la sua frenesia, la sua varieta', le sue musiche e suoni. Lo terro' nel DS insieme a Tetris, come passatempo eterno.