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Best Played Presentation Of The Year 2013

Persona 4 Golden

per Playstation Vita - Atlus Co. / Atlus Co.

Bianca: Come si potrebbe descrivere la struttura narrativa e di gameplay di Persona 4, la cui trama si sviluppa attraverso eventi culminanti e lo scorrere del tempo della vita quotidiana, attraverso incontri emblematici e incisivi e le chiacchierate di ogni giorno, attraverso battaglie in una dimensione onirica tra le ombre dell'inconscio e le lezioni a scuola o le uscite con gli amici? Ricondurlo a un puro gioco di ruolo ne banalizzerebbe le intenzioni e, nello stesso tempo, lo sottoporrebbe a criteri di giudizio che finirebbero per non apprezzare fino in fondo le sue meccaniche di gioco sicuramente troppo basilari per il genere. E infatti ancora una volta il giudizio frettoloso basato sul primo impatto stava per portarci completamente fuori strada...  La lenta introduzione all'ambientazione, ai personaggi, ai ritmi di gioco, alle meccaniche e alla originale mescolanza di generi di Persona 4 sembrava non soddisfare affatto le aspettative con le quali ne avevamo affrontato l'inizio.  Ma abbiamo resistito alla tentazione di dare retta al nostro Io impulsivo (che avrebbe rappresentato una via di uscita troppo facile) e siamo stati premiati con una delle esperienze videoludiche piu' coinvolgenti di sempre, in cui ogni elemento posto all'attenzione del giocatore assume un ruolo nel quadro finale, in cui ogni personaggio, grazie anche a un doppiaggio stratosferico, sembra prendere vita, in cui persino la scelta di renderlo un gioco a finale multiplo ha un significato contestuale alla storia raccontata. Persona 4 e' diventato ai miei occhi, quindi, un titolo imprescindibile sia per l'intensita' dell'esperienza offerta, per la capacita' di esaltare la "normalita' ", ma anche per l'originalita' e il coraggio nella sperimentazione.

KesieV: I protagonisti dei videogiochi sono eroi piu' o meno improbabili alle prese con un'opera titanica: dall'inflazionato e sempre in voga "salvare il mondo" alla gestione febbrile di una megalopoli in espansione sino a guidare un manipolo di soldati alla conquista. Ma la filosofia spicciola c'insegna che siamo tutti eroi del nostro quotidiano e, sebbene sulla carta sia vero, difficilmente riusciamo a crederci davvero, guardando con sguardo blando lo ieri ed il domani sempre uguale. Abbandonare lo stereotipo dell'atto eroico e confermare la fiacca filosofia della semplicita' e' un atto titanico all'interno di una discussione, figuratevi quanto puo' esserlo in un videogioco. Persona 4 ci prova, ce la fa e, senza mezzi termini, trova un posto della storia del videogioco e della narrazione multimediale: raccontando un anno intero della vita di un giovane studente giapponese trasferitosi nella piccola cittadina di campagna di Inaba ci spiega che sono gli amori e gli affetti, i conflitti con se stessi e gli altri, i progetti piccoli o grandi i veri dungeon e tesori del nostro quotidiano e che non hanno nulla di meno rispetto all'oscuro, mostruoso e deforme mondo nella televisione, dove si nasconde un terribile mistero svelato piano piano dal protagonista e dei suoi compagni di scuola. Persona 4 e' considerabile un gioco di ruolo semplice ma assolutamente non banale ed un'intensa avventura testuale "alla giapponese" per la meta' esatta ed ognuna delle parti vive in sinergia con l'altra: combattendo nei dungeon si trova cio' che serve per continuare a coltivare amori ed amicizie nell'avventura e viceversa. E' questa perfetta simbiosi del tutto, mescolato a un character design meraviglioso, testi mai banali, plausibili e intelligenti recitati da doppiatori capacissimi, un uso intelligente delle cutscene e delle piccole animazioni, un design ed una varieta' che lascia senza fiato a lasciare il giocatore senza riferimenti per poi conquistarlo e farlo suo. E' indubbiamente Arte.