Nintendo WiiU

Two Tribes aveva una dote impareggiabile: la capacita' di creare giochi estremamente complessi a partire da pochissime regole - dote che contraddistingue Nintendo e i migliori produttori di videogiochi in generale. Ma i loro giochi avevano qualcosa in piu': combinando complessita' e semplicita' riuscivano a creare puzzle che, nel 100% dei casi, ti facevano sembrare un idiota. Probabilmente in cima a questi c'e' RUSH. RUSH, da un lato, funziona come Chu Chu Rocket, dove bisogna guidare un manipolo di oggettini dalla loro punto d'ingresso a quello d'arrivo aiutandosi con muri e piazzando tasselli con delle frecce lungo il tragitto e dall'altro, la mancanza di un nemico che intralci il gioco e l'impossibilita' di piazzare i tasselli in tempo reale, lo semplifica in diverse maniere. Ma il piu' grande errore che si puo' commettere in un gioco Two Tribes e' quello di lasciarsi illudere: dopo i primi livelli, RUSH dimostra come queste poche regole possano essere applicate per ricreare l'inferno della logica ed il paradiso della bestemmia. La grafica, seppur spartana, e' pulita e d'atmosfera e le musichette, come ogni buon puzzle game impone, sono piuttosto orecchiabili. Ne troppo lungo e ne troppo corto, anche nella longevita' dimostra di avere coscienza di se' e delle proprie potenzialita', proponendo comunque livelli sempre nuovi e che richiedono una diversa strategia per essere affrontati. Divertente e azzeccata la presenza di un'ospite d'eccezione - che gia' da solo fa paura, figuriamoci se e' stato messo ad introdurre la sequenza piu' difficile di livelli. Insomma, anche questo titolo si dimostra essere un capolavoro di design, dove davanti alla soluzione semplice di un problema apparentemente impossibile non si puo' fare altro che rimanere basiti. Chapeau!