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Quest'ultima pacca sulla spalla è tutta per me.

Perché sebbene abbia vissuto questi quattro anni e oltre del progetto Wright rimbalzando furiosamente tra il bianco delle mie ambizioni ed il nero delle mie delusioni, ho potuto vedere nel grigio il mio vero viso. E forse quello della mia specie.

Integrità e ambizioni, si e no, giusto e sbagliato sono facce della stessa medaglia tra le quali per troppo tempo siamo stati costretti a decidere. Fissiamo frustrati queste manette binarie... ma, sveglia! I nostri carcerieri sono le metafore stesse, costruite da noi per poter codificare, caratterizzare, trasferire, pianificare e rendere eterna la nostra esistenza!

Rivorresti la tua libertà indietro? Allora chiudi gli occhi alle semplificazioni, punta il tuo senso critico alla tempia e fai a pezzi la tua identità. Nell'aldilà ti aspetta l'inferno.

Dovrai cavarti le domande di bocca con la forza e inghiottire risposte strabordanti sino alla nausea, barcollerai senza meta tra ciarlatani e profeti in maschera e maledirai ogni decisione che hai tatuato sulla pelle. Annusare il lezzo pungente delle ipotesi sarà ogni volta un'esperienza violenta e sublime, una scarica di adrenalina che potrebbe ucciderti all'istante.

E la lucidità sarà solo un lusso: le persone ti sembreranno animali senzienti senza forma, la morale solo una bussola rotta che pesa come un macigno nelle tasche ed il passato un plotone di vincenti col tuo ghigno.

Infine. Infine riapri gli occhi ed eccoti qua, a leggere le ultime quattro righe di questo testo.

Mi avevi promesso che non saresti caduto vittima del tuo carceriere, ricordi? Invece ti sei fatto intrappolare di nuovo, in un'altra cupa metafora.

Dai, riprovaci.

Ma stavolta non aver paura di vivere.

The Wright Project


This last pat on the shoulder is all for me.

Because although I lived these four years and more of the Wright project bouncing furiously between the white of my ambitions and the black of my disappointments, I could see my true face in gray. And perhaps the one of my species.

Integrity and ambition, yes and no, right and wrong are faces of the same coin among which we have been forced to decide for too long. We contemplate these binary handcuffs in frustration... but, wake up! Our jailers are the metaphors themselves, built by us to be able to codify, identify, transfer, plan and make eternal our existence!

Would you like to have your freedom back? Then close your eyes to simplifications, point your critical sense at the temple and tear your identity to pieces. Hell awaits you in the afterlife.

You will have to pull the questions out of your mouth violently and swallow overwhelming answers to nausea, you will stagger aimlessly between charlatans and masked prophets and you will curse every decision you have tattooed on your skin. Smelling the stingy stench of the hypotheses will be a violent and sublime experience every time, an adrenaline rush that could kill you instantly.

And lucidity will be only a luxury: people will look like sentient animals without form, morality just a broken compass that weighs like a rock in the pockets and the past a platoon of winners with your grin.

Finally. Finally open your eyes and here you are, reading the last four lines of this text.

You promised me you wouldn't fall victim to your jailer, remember? Instead you got yourself trapped again, in another grim metaphor.

Come on, try again.

But this time don't be afraid to live.

The Wright Project

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