Nintendo WiiU

La saga di Rayman ha la capacita' di colpire per i primi cinque minuti di gioco, creando un'aspettativa di divertimento e creativita' molto ampia, per poi cadere in una dimensione di linearita' scialba e ripetitiva, al quale va aggiunto un livello di sfida forse troppo basso. Potrebbero essere gusti, sicuramente, ma due delusioni su due... cominciano a sembrare piu' una certezza che un dubbio.

Qualcuno aveva definito Rayman Origins quel Mario per chi non ha una console Nintendo - ed era un gioco cosi' blando da aver provato quasi pieta' per chi aveva sostenuto questa teoria. Ora Rayman Legends ci riprova, con piu' grafica, piu' contenuti e piu' divertimento. Ma diciamoci la verita': quella sensazione di incompiutezza, noia e insipidita' di Origins era esattamente la stessa di Assassins Creed e cio' che hanno in comune e' solo una cosa. Il producer. E come poteva essere Legends un'eccezione? In Legends si vede un certo sforzo di originalita', con la sua modalita' a due giocatori "asimmetrica", con i suoi livelli musicali, con la sua grafica curata e ben animata, con le sue musichette simpatiche e tutto ma che non riesce, nemmeno stavolta, nell'offrire del divertimento - se non in rarissimi (fortuiti?) casi. Il mondo non e' ne coerente e ne avvolgente, offrendo diversi scenari pseudo-casuali e basati sugli odiatissimi cliche' dei platformer europei degli anni '90 (uno su tutti Zool) e "personaggi giocabili multipli" praticamente identici e i segmenti di platforming sono quasi spesso sempre gli stessi e che raramente richiedono particolari strategie o riflessi: questo mix fatale non appaga il giocatore e non incentiva a proseguire nel gioco, con la curisita' di scoprire quale sara' il prossimo livello, diventando di fatto soporifero. Ma e' un deja-vu fin troppo conosciuto: Origins e Assassins Creed soffrivano della stessa malattia, spesso dovuta all'insufficienza di contenuti rispetto alla durata di gioco desiderata, ottenendo un continuo alternarsi di lunghe sessioni more-of-the-same e piccole trovate - troppo piccole per essere notate. Insomma: va bene cercare di "vincere per scarsa concorrenza" ma cosi' comincia ad essere fin troppo evidente. No.